Europa

Manifestazioni in corso nel mondo arabo

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Atuais manifestações no mundo árabe

Negli ultimi mesi, Israele è stato teatro di una serie di proteste di massa contro le controverse proposte di riforma giudiziaria del governo di destra guidato dal primo ministro Benjamin Netanyahu. Le manifestazioni mirano ad aumentare il controllo del governo sulle nomine e sulle decisioni della Corte Suprema, cosa che ha generato un'ondata di indignazione nelle strade.

Nonostante il gran numero di manifestanti ebrei, i cittadini arabi israeliani si sono tenuti lontani dalle manifestazioni. Solo pochi arabi israeliani hanno partecipato alle proteste, generalmente nelle zone arabe del nord del Paese. Alcuni vedono le riforme come il risultato inevitabile di un sistema che li ha sempre esclusi dalla piena cittadinanza democratica, mentre altri mettono in discussione le passate sentenze della Corte Suprema che hanno discriminato i palestinesi sia in Israele che nei Territori occupati.

I cittadini arabi israeliani sono palestinesi e i loro discendenti rimasti nella terra che divenne Israele nel 1948. Rappresentano circa 20% della popolazione israeliana, ma molti si identificano come palestinesi. Sono ufficialmente cittadini israeliani, ma molti sentono di essere stati trattati come cittadini di seconda classe. Gli arabi israeliani sono spesso discriminati in ambiti quali l’alloggio, l’istruzione e l’occupazione. La mancata partecipazione degli arabi israeliani alle proteste contro le riforme giudiziarie del governo riflette il loro sentimento di esclusione e la loro mancanza di fiducia nell'attuale leadership politica.

Tuttavia, alcuni arabi israeliani stanno cominciando a essere coinvolti più attivamente nelle proteste. Durante una marcia per la Giornata della Terra, Aida Touma-Suleiman, membro arabo della Knesset (il parlamento israeliano), ha affermato che “alcuni si stanno unendo, ma non così tanti come ci si aspetterebbe da coloro che saranno maggiormente danneggiati da queste riforme. Coloro che sono politicizzati come noi stanno cercando di far sì che le nostre voci siano ascoltate, sia incontrando coloro che guidano le manifestazioni sia partecipando alle manifestazioni del blocco anti-occupazione”. Questo blocco è sempre più visto nelle grandi manifestazioni a Tel Aviv e Gerusalemme, sventolando bandiere palestinesi e scandendo slogan in ebraico e arabo.

Yousef Jabareen, ex membro arabo della Knesset e professore di diritto, ha affermato che “è necessario sostenere altre iniziative per promuovere la vera democrazia”. Ciò include lavorare con gli ebrei israeliani e affrontare questioni come l’occupazione e la parità di diritti per i palestinesi. Jabareen ritiene che la vera democrazia non possa esistere finché c’è l’occupazione e che la discriminazione contro i cittadini palestinesi di Israele sia incompatibile con la democrazia.

Mentre molti ebrei israeliani protestano nelle strade contro le riforme giudiziarie proposte dal governo di destra, gli arabi israeliani sembrano meno coinvolti nel movimento. Nonostante la scarsa partecipazione dei cittadini arabi in Israele alle manifestazioni contro la riforma giudiziaria, alcuni attivisti vedono le manifestazioni come un’opportunità per portare avanti le loro richieste di uguaglianza.

Gli arabi israeliani costituiscono circa 20% della popolazione israeliana. Sebbene siano ufficialmente cittadini israeliani, molti di loro si identificano come palestinesi e si sentono esclusi dal sistema politico e sociale del paese. Per decenni sono stati discriminati in termini di risorse e opportunità, il che è spesso attribuito a una politica di apartheid.

Le riforme proposte dal governo, se approvate, permetterebbero all’Esecutivo di avere maggiore influenza nella selezione dei giudici e nelle sentenze della Corte Suprema, aumentando ulteriormente il potere del governo di destra. Le manifestazioni che hanno avuto luogo nelle ultime settimane sono state le più grandi mai viste in Israele e sono guidate da gruppi di opposizione che sostengono che il governo stia minando la democrazia del Paese.

Alcune delle figure di spicco del governo, tra cui il ministro delle Finanze Bezalel Smotrich e il ministro della Sicurezza Nazionale Itamar Ben-Gvir, sono coloni nella Cisgiordania occupata. Hanno una visione ultranazionalista e spesso ignorano i diritti dei palestinesi.

Tuttavia, nonostante il contesto attuale, alcuni arabi israeliani sono sempre più impegnati nelle manifestazioni. Aida Touma-Suleiman, membro arabo della Knesset, ritiene che gli arabi israeliani dovrebbero essere coinvolti nelle manifestazioni di massa e far sentire la propria voce. Lei sostiene che anche coloro che hanno a cuore l’occupazione e i diritti dei palestinesi dovrebbero partecipare alle manifestazioni.

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