Projeto SetembroBR: identificare i segnali di depressione e ansia sui social network

Gli scienziati dell’Università di San Paolo (USP) hanno sviluppato un progetto innovativo che utilizza l’intelligenza artificiale (AI) per identificare segni di depressione e ansia negli utenti dei social media. Chiamato SetembroBR, il progetto cerca di aiutare a prevenire casi più gravi e migliorare la salute mentale della popolazione.

SetembroBR analizza i profili dei social media per identificare i segni di questi disturbi mentali. La prima fase dello studio ha raccolto dati di 3.900 utenti Twitter che hanno affermato di aver ricevuto una diagnosi o di aver iniziato un trattamento. Con queste informazioni i ricercatori intendono creare un modello computazionale in grado di riconoscere i primi segnali di depressione e ansia nei post degli utenti.

Ivandré Paraboni, leader del progetto e professore alla Scuola di arti, scienze e studi umanistici dell'USP, spiega che una delle differenze di SetembroBR è l'analisi di un ampio volume di esempi, che consente di costruire modelli più accurati e robusti.

L’intelligenza artificiale è addestrata a riconoscere le emozioni umane dai comportamenti linguistici e non linguistici sui social media. Questi indicatori possono essere sottili e passare inosservati agli altri esseri umani, ma sono utili per distinguere le persone con depressione o ansia da altre senza questi disturbi.

SetembroBR raccoglie informazioni dai conti pubblici in modo anonimo e analizza le pubblicazioni prima della diagnosi. In questo modo, i ricercatori cercano di identificare modelli e segni che possano aiutare a prevedere e anticipare i problemi di salute mentale.

Nel primo anno di progetto sono stati raccolti 46,8 milioni di messaggi e 555 milioni di parole nei tweet pubblicati tra il 2008 e il 2021 da 18.819 utenti unici. Oltre ai testi, gli scienziati hanno anche raccolto elenchi di follower e amici da questi profili, per un totale di una rete di 13,6 milioni di utenti unici.

Paraboni afferma che i modelli non sono ancora perfetti, ma stanno attraversando un processo di affinamento. Una volta che i risultati saranno più stabili, i ricercatori sperano di sviluppare applicazioni che aiutino le persone a monitorare il proprio comportamento e a prevenire problemi di salute mentale.

Un’altra possibilità potrebbe essere l’utilizzo dello strumento da parte dei genitori di adolescenti che utilizzano frequentemente i social network. Identificando comportamenti che differiscono dalla popolazione media, lo strumento potrebbe suggerire di chiedere una valutazione a uno specialista prima che la condizione peggiori.

Il dialogo tra psicologia e informatica porta la speranza di prevenire lo sviluppo di casi più gravi di depressione. Tuttavia, i ricercatori riconoscono che l’intelligenza artificiale non può sostituire il supporto medico e l’individualità nel trattamento. Lo strumento è visto come un aiuto per prevenire e individuare i problemi, ma il contatto con un professionista qualificato rimane essenziale.

Sebbene la tecnologia possa apportare notevoli benefici nel campo della salute mentale, è importante ricordare che non è infallibile e presenta dei limiti. I pregiudizi di genere, razziali e culturali presenti nella società possono riflettersi anche nella programmazione dell’intelligenza artificiale, il che può portare a risultati distorti e errati. La consapevolezza di questi pregiudizi e il lavoro continuo per minimizzarli sono cruciali per garantire un uso etico ed efficiente dell’intelligenza artificiale nel campo della salute mentale.